La villa si trova a sud dall'antica Epidauro, a circa un metro sotto il livello del mare. É stata così chiamata per 20 grandi contenitori da derrate, rinvenuti in un magazzino.
La missione archeologica si svolge in collaborazione tra l'Eforia alle Antichità Subacquee (EEA) e la Scuola Archeologica Italiana di Atene (SAIA), è promossa dall'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (ISCR) ed è diretta dalle dott.sse Barbara Davidde e Panagiota Galiatsatou.
Il progetto pilota della villa di Epidauro è stato condotto nell'ambito del BLUEMED Project, del quale sia l'ISCR sia l'EEA sono partners, e si avvale delle più avanzate tecnologie di indagine, adottate già a Baia (in Campania), nell'ambito del progetto "Restaurare sott'acqua".